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Terzo allerta rossa in due mesi, terzo sciopero del porto per la sicurezza

Allerta meteo rossa: in attesa di terminare il percorso per le nuove regole di sicurezza del porto, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti del porto di Genova e Savona dichiarano lo sciopero di tutte le prestazioni con inizio alle ore 6/7alle ore 23.59 di domani (o le 00.59 di dopodomani) per garantire anche lo spostamento da o per casa, in caso di ulteriori aggiornamenti della protezione civile si valuterà l’eventuale prolungamento.

L’astensione dal lavoro riguarderà tutti i lavoratori operativi ed amministrativi degli art. 16, 17, 18 della Legge 84/94, dei servizi portuali e tecnico nautici, dell’AdSP e di Ente Bacini.
Anche se le attività portuali non sono soggette alla disciplina di cui alle LL. 146/1990 e 83/2000, come confermato dal Tribunale di Roma con sentenze del 7 luglio 2004 e 26 ottobre 2004, si dichiara in anticipo, per quanto ovvio, che ove lo sciopero si rendesse inevitabile saranno garantite tutte le prestazioni che possano in qualche modo coinvolgere i diritti della persona costituzionalmente garantiti e in particolare tutti i diritti che riguardino la vita, la salute, la libertà, la sicurezza, l’igiene, la vita di animali, la salvaguardia di merci deperibili, gli approvvigionamenti essenziali, i collegamenti da e per le isole.

<L’allerta rossa meteo diramata dalla Protezione Civile in data odierna che interesserà, tutta la nostra regione, tra cui la “zona B” che comprende i porti di Genova e Savona, dalle ore 08,00 fino alle ore 20,00 di domani – dicono a Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti -. Pur essendo state approvate le linee indirizzo in materia di allerta meteo in ambito portuale dal Comitato igiene e sicurezza del porto di Genova e grazie all’interessamento del Prefetto di Genova stiamo affrontando le questioni ancora irrisolte ma rimaniamo ancora in attesa di un incontro presso la Prefettura di Savona. Per le organizzazioni sindacali rimangono ancora aperte le problematiche relative allo spostamento dei lavoratori nel percorso casa-lavoro (o viceversa), così come la richiesta fatta di costituire una “cellula istituzionale” del porto che possa prendere decisioni durante le allerte meteo per la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori>.

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