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La PL arresta abusivo, in 30 assaltano gli agenti e danneggiano l’auto di servizio

L’uomo è stato portato via a fatica dai 4 agenti del reparto Sicurezza. Era in possesso di 104 orologi ben contraffatti di prestigiose marche (ognuno vale sul mercato dei falsi un centinaio di euro) e di 1.175 euro in contanti

Aveva con sé, in parte in un contenitore-espositore in parte nello zaino, 104 orologi di vari modelli, ottime contraffazioni di quelli di marca Armani, Gucci, Omega, Bulgari, Dolce e Gabbana, Cartier, Tagheuer, Breitiling, Chanel, Panerai, Lacoste e Patek Philippe, ma soprattutto Rolex (erano ben 63). Un senegalese di 29 anni, irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato ieri, nel tardo pomeriggio, dagli uomini del reparto Sicurezza Urbana della polizia locale che si trovava in via Andrea Doria per i controlli relativi all’ordinanza anti alcol del Comune. L’uomo usciva dalla stazione e alla vista delle divise ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato raggiunto e fermato all’imbocco della rampa di via del Lagaccio. Quando gli agenti hanno perquisito le cose che aveva con sé hanno capito perché avesse tanta fretta di allontanarsi: aveva un campionario di merce contraffatta che avrebbe venduto per diverse migliaia di euro: i pezzi vengono venduti a circa 100 euro l’uno.

Subito dopo si è replicata la stessa situazione accaduta poco distante, in vico Cuneo, traversa pedonale tra via Gramsci e via Pre’, nella notte del 25 luglio scorso, quando una ventina di stranieri ha tentato di difendere dall’arresto un senegalese che si era dato alla fuga e, si è scoperto, aveva ingoiato quasi un centinaio di ovuli di cocaina.
Questa volta è accaduto alla luce del sole, in un’area frequentata da genovesi e turisti (vicino alla stazione Principe e al capolinea dei pullman di linea) e a tentare di difendere la persona che era stata arrestata è stata addirittura una trentina di persone, anche in questo caso richiamate da lui.

L’uomo ha tentato di opporre strenua resistenza, colpendo con calci e manate gli agenti. Si è messo a urlare, attirando l’attenzione dei suoi connazionali, anche mentre veniva portato verso l’autovettura di servizio. i cantuné sono riusciti a fatica a farlo sedere in auto mentre venivano circondati da una trentina di connazionali che urlavano e cercavano di frapporsi per impedire l’allontanamento del mezzo a bordo del quale, ormai il senegalese era sistemato. Uno del branco ha scagliato un borsone contro la portiera della Giulietta di servizio della polizia locale. L’auto è riuscita faticosamente a svincolarsi e ad allontanarsi in sirena.

Stamattina, alla direttissima, è stato convalidato l’arresto. Fino al processo vero e proprio che deciderà la condanna il senegalese avrà l’obbligo di firma giornaliero. L’uomo è stato anche denunciato dalla polizia locale a norma della legge sull’immigrazione per la presenza irregolare sul territorio nazionale.


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