Sindacale 

Siap: “La sicurezza in porto non sia condizionata dagli interessi commerciali”

Traverso, dirigente nazionale del sindacato di polizia: <Senza urgenti investimenti in risorse umane dedicate alla polizia giudiziaria, le operazioni di sequestro di stupefacenti portate a buon fine in questo periodo continueranno a rappresentare solo la punta di un enorme iceberg>

<Troviamo intollerabile che chi ha l’onere e la responsabilità di gestire l’organizzazione complessa del porto di Genova debba ancora sottostare alle imposizioni di compagnie di navigazione che costantemente dimostrano di non voler rispettare le regole imposte dalla capitaneria di porto di Genova mettendo in grave difficoltà tutto l’apparato organizzativo, a partire appunto dalla polizia di Stato> lo dice Roberto Traverso, dirigente nazionale del sindacato di polizia Siap.

<Il caso della compagnia tunisina Cotunav appare emblematico, vista la reiterata noncuranza dimostrata alle prescrizioni in atto sugli orari di chiusura notturna degli attracchi di propria competenza – prosegue -. Infatti la disinvoltura con la quale tale compagnia comunica gli ormai consueti ritardi degli attracchi sta mettendo in grave difficoltà l’organizzazione dei servizi di polizia di frontiera relativi ai controlli exta Shengen obbligando la dirigenza della Prima zona di polizia di frontiera di Torino a chiedere alle organizzazioni sindacali deroghe contrattuali agli accordi sindacali che risultano già contrattati in deroga rispetto agli orari previsti per la tipologia lavorativa. Il Siap rappresenta da solo il 23% di tutta la rappresentatività provinciale e non ha sottoscritto l’accordo per cercare d’impedire un ulteriore aggravio dei carichi di lavoro dei poliziotti impegnati in un estate pesantissima. Accordo che purtroppo è passato perché tutti gli altri sindacati presenti hanno dato l’ok ad una proposta che a nostro parere la nostra Amministrazione avrebbe potuto respingere al mittente, visto che la compagnia Cotunav ha informato ufficialmente la capitaneria di porto e la polizia di Stato il giorno 12 agosto dei ritardi notturni di ieri, 21 agosto, e del prossimo 28 agosto>.

<È inaccettabile! Non esiste emergenza. Si tratta di esigenze organizzative della Cotunav ampiamente previste che non devono ricadere sul porto di Genova – prosegue Traverso -. La dirigenza a nostro parere avrebbe dovuto coinvolgere il Prefetto per gestire la situazione sotto il profilo dell’ordine pubblico rafforzando la forza di polizia in porto visto l’orario notturno dello sbarco di centinaia di persone, potendo così utilizzare strumenti contrattali previsti per modificare gli orari che non hanno bisogno dell’autorizzazione dei sindacati per essere applicati. Oggi lanciamo un grido di allarme a chi ricopre ruoli istituzionali determinanti all’interno del Porto di Genova perché da soli non riusciamo ad arginare un fenomeno che sta indebolendo giorno dopo giorno l’autorevolezza di chi ha l’obbligo giuridico di salvaguardare l’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche dei passeggeri. Ci auguriamo pertanto che oltre alla dirigenza della polizia di frontiera ci ascoltino la Prefettura, la capitaneria di porto e tutte le organizzazioni sindacali per unire le forze per migliorare la vivibilità dello scalo marittimo genovese>.

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