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Patrocinio al Pride, il direttore generale del Comune minaccia di commissariare il Municipio Ponente

L'”accusa”: aver aderito, su input di una mozione approvata a maggioranza dai gruppi del parlamentino, ai valori e allo spirito del Liguria Pride e aver dato il patrocinio a un evento locale

<Come l’anno scorso a seguito di una mozione presentata dai Gruppi di maggioranza Partito Democratico, Lista Crivello e A Sinistra e approvata con anche i voti del Movimento 5 Stelle e di Chiamami Genova, il Consiglio del Municipio VII Ponente di Genova ha aderito ai valori e allo spirito del Liguria Pride e ha impegnato il presidente e la giunta a dare il patrocinio del Municipio ad un’iniziativa da svolgersi nel territorio municipale. L’anno scorso l’evento è stato patrocinato e si è regolarmente svolto – dicono i gruppi municipali del Pd, Lista Crivello, a Sinistra del Municipio VII Ponente, i gruppi comunali Pd e Lista Crivello, i gruppi regionali Pd e Rete a Sinistra – Liberamente Liguria -. Quest’anno incredibilmente il Comune di Genova, attraverso la sua Direzione Generale ha formalmente diffidato il Municipio dal proseguire nel patrocinare un evento chiamato “Diritti a Ponente: Omofobia, diritti civili e il senso della Democrazia”. La motivazione, paradossale, è che essendo un tema – i diritti – che travalica i confini del Municipio, non sarebbe legittimo per il Municipio patrocinare l’evento. Come se il tema dei diritti civili, della discriminazione e della democrazia avesse dei confini all’interno dei quali sarebbe legittimo parlarne e non riguardasse invece ogni cittadino e ogni persona umana in quanto tale. E ancora, il Municipio sarebbe “reo” di rompere l’armonia del Comune in quanto il Comune non ha patrocinato eventi simili: si tratterebbe in questo caso di una sorta di processo alle intenzioni politiche – e non tecniche – perché come noto gli stessi organizzatori non hanno quest’anno richiesto il patrocinio al Comune, e quindi su quale base si valuterebbe questa “armonia”? Noi forze politiche riteniamo quanto successo una grave minaccia all’autonomia dei Municipi. Noi sosteniamo il Presidente e la Giunta del Municipio VII Ponente nella scelta di patrocinare un evento che parla della dignità delle persone, dei diritti civili, della lotta alle discriminazioni, di sconfiggere l’odio. Sosterremo al Consiglio di Municipio di oggi la scelta del presidente Claudio Chiarotti e della maggioranza municipale di confermare il patrocinio. Ci auguriamo che anche il Sindaco di Genova prenda le distanze dalla nota del Direttore Generale e voglia sostenere l’autonomia e la scelta legittima del Municipio di patrocinare un evento sui diritti umani e la democrazia>.

<Il Direttore Generale del Comune di Genova ha diffidato la Giunta Municipale del Municipio Ponente ad attuare la manifestazione “Diritti a Ponente:  Omofobia, diritti civili e il senso della Democrazia“. Una decisione gravissima con il solito ingiustificato paravento, ancora caratterizzato da motivazioni burocratiche. Una comunicazione inviata dal direttore generale, che ricopre un ruolo tecnico, al presidente del Municipio, che ricopre un ruolo politico. Una pratica assolutamente ingiustificata, inusuale e  alquanto singolare> commenta il capogruppo della Lista Crivello, Gianni Crivello che collega quanto accade con altri fatti avvenuti negli ultimi giorni. <Giovedì 16 si chiede giustamente al Pd il rispetto delle regole, in riferimento agli spazi elettorali e si concede a Fratelli d’Italia quanto non era consentito e previsto dalle norme – dice il caapogruppo -.  In Consiglio Comunale abbiamo sollevato il problema,  la giunta ha risposto con motivazioni  inaccettabili, fornendo argomenti di natura tecnica, quando è evidente a tutti, che sarebbe stata fondamentale una risposta politica. Martedì 21 Bucci dice, dinnanzi alle nostre vibrate proteste, che il rilascio dei permessi per il comizio di CasaPound non è di sua competenza. Solita risposta burocratica: “… non mi compete, compete ad altre istituzioni“, e aggiunge: “… io non farò come si faceva prima del ‘45”. No Bucci!! Il Sindaco della città “Medaglia d’Oro al Valore per la Resistenza“ avrebbe e ha il dovere “politico“ di dire no ai fascisti a Genova, a coloro che tutt’ora operano perché si torni ad una situazione precedente al XXV Aprile. La verità è che a Genova siamo oramai dinnanzi ad un problema serio, il tema è delicatissimo e riguarda le garanzie di spazi democratici. Un problema che coinvolge tutti i cittadini, indipendentemente della loro appartenenza politica>.
<Vogliamo comunicare ai genovesi, anche ai più scettici, intellettuali compresi – conclude Crivello, che considerano “l’antifascismo” superato e fuori dal  tempo, tutta la nostra preoccupazione,  riferita ad alcuni principi democratici, secondo noi a rischio, nella nostra città>.

<Il Comune di Genova non può negare a CasaPound lo spazio per il comizio in programma per domani  in piazza Marsala, ma può diffidare il Municipio VII Ponente dal patrocinare un’iniziativa organizzata dal Comitato Liguria colorata Pride prevista per il 24 maggio a Pegli dal titolo “Diritti a ponente: omofobia, diritti civili e il senso della democrazia> lo dicono alla Segreteria della Camera del Lavoro di Genova
<La nostra città direbbe sì al fascismo e no ai diritti civili! – continuano al sindacato -. La Camera del lavoro di Genova non ci sta, e nell’esprimere piena solidarietà al presidente del Municipio e alla sua Giunta nella scelta di patrocinare un’iniziativa che parla di diritti civili, della lotta alle discriminazioni e di democrazia, ritiene quanto è successo lesivo dell’autonomia dei municipi e invita il Comune di Genova a ripensare alla propria posizione, anche in riferimento al mancato patrocinio del  Liguria Pride del prossimo 15 giugno>.

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