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Bucci autorizza l’accension dei caloriferi. Arpal: “Vento e grandinate”. Nel 1836 nevicò a maggio in Liguria

Saffioti (“Il Metereologo ignorante”): <Tra la notte e le primissime ore dell’alba di domenica una linea temporalesca dal Piemonte, del tutto simile all’ultimo evento grandinigeno, in seno all’entrata dell’aria più fredda e più secca in Pianura Padana, tenderà a sfondare verso la Liguria con fenomeni anche nevosi a quote molto basse>

Con un’ordinanza di stasera alle 18:25 il sindaco Marco Bucci autorizza l’accensione degli impianti di riscaldamento degli edifici siti nell’ambito del territorio comunale dal 4 maggio 2019 al 12 maggio 2019 per sei ore giornaliere (20 gradi + 2 di tolleranza oltre a sei ore a regime attenuato (16 gradi + 2 di tolleranza).
Le previsioni Arpal annunciano per domani, sabato 4 maggio, <Spiccata variabilità con nubi alternate a schiarite e possibili rovesci o temporali, specie nella prima parte della giornata. Nuovo peggioramento previsto tra la sera e la notte>.
Per domenica si attende una <Perturbazione in arrivo da Nord con piogge, rovesci e temporali su tutta la regione; in occasione dei fenomeni più intensi non si escludono possibili colpi di vento e locali grandinate. Venti in rinforzo dai quadranti settentrionali e temperature in netto calo. Migliora dal pomeriggio ad iniziare da Ponente>.
Le temperature di domani sono previste tra i 14 e i 20 gradi, quelle di domenica tra i 7 e i 13.

Per “Il Meteorologo ignorante“, “nome d’arte” di Gianfranco Saffioti, tra i fondatori e a lungo presidente di Limet, quella di domani (sabato) sarà una <giornata interlocutoria, variabile, molto variabile, a tratti soleggiata, a tratti e improvvisamente instabile. In una parola inaffidabile. Soprattutto prima parte. Poi schiarite anche generose. In quota a 1500 metri si oscilla intorno ai 5/6 gradi mentre lungo la costa prevarrà una debole/moderata ventilazione meridionale che non consentirà alle massime di salire oltre ai 17/18 gradi>. Saffioti non è affatto incline alla spettacolarizzazione del meteo. Se questa volta si sbilancia, bisogna dargli retta.

<Tra la sera e la notte l’aria fredda dal nord farà tappa sui versanti esteri della catena Alpina scaricando al suolo le prime nevicate a quote molto basse – continua Saffioti -. Tra la notte e le primissime ore dell’alba di domenica una linea temporalesca dal Piemonte, del tutto simile all’ultimo evento grandinigeno, in seno all’entrata dell’aria più fredda e più secca in Pianura Padana, tenderà a sfondare verso la Liguria con fenomeni anche nevosi a quote molto basse. In quota, ai soliti 1500 metri, si scende intorno ai meno due gradi. Al suolo, si scende parecchio. Soprattutto su Genova e Savona dove il travaso dai valichi Appenninici molto basso sarà prepotente. La formazione di un minimo di pressione sul Golfo Ligure tenderà a rallentare la dinamica, e a innescare sul Golfo venti di tramontana sino a 80/100 km orari>.

È proprio Saffioti a condividere sulla sua, al contempo, interessante e divertente pagina Facebook un articolo di Fausto Pagnini sull’ondata di freddo e le nevicate tra il 2 e il 3 maggio 1836

Il raffreddamento era iniziato tra la fine del mese di aprile e gli inizi di maggio si intensificò il giorno 2 e la neve scese fino al piano, specie in Emilia, e a quote molto basse su tutta l’Italia centrale. Anche in Liguria la neve cadde a quote basse, e a Genova la massima del 2 maggio fu di soli 10° gradi. Il miglioramento fu lento, i valori termici ripresero a salire nei giorni successivi, ma comunque il mese rimase fresco e instabile.

<Il periodo è lo stesso, l’anno è il 1836 – commenta Saffioti -. Va bene la dinamicità primaverile. Va bene che stiamo pagando/recuperando la siccità invernale. Va bene mettere in saccoccia millimetri (d’acqua n.d.r.) preziosi. Ma proprio normale, il potenziale evento a cavallo tra sabato notte e domenica non lo è. Che non significa non si possa o non si debba verificare. Ma chi vive per e con la campagna, forse, un po’ di attenzione la dovrà avere>.

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