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Diccap Sulpl: “Genova, l’unico Comune di centrodestra che rema contro la polizia locale”

Il Diccap Sulpl risponde col sarcasmo alla decisione della Prefettura di differire lo sciopero previsto per domani: <La partita Genoa Atalanta è stata considerata una finale del mondiale di calcio e il tradizionale “Confuego” una manifestazione a carattere nazionale con ricadute sull’ordine pubblico e sulla viabilità>
<A Genova l’unica amministrazione di centro-destra a trazione leghista che rema contro la polizia locale, che toglie invece di dare. Peggio di quelle precedenti che almeno non mettevano in discussione i diritti fondamentali>

<Oggi è un giorno nefasto per la polizia locale di Genova, la stessa che, tanto bistrattata dall’ente di appartenenza, si trova, pur tuttavia, in una condizione di imprescindibilità per quanto attiene ai doveri, ma di irrilevanza per quanto riguarda i diritti. Veniamo a conoscenza tramite apposita ordinanza prefettizia che non solo siamo indispensabili per la nostra città ma soprattutto non ci viene concesso il diritto di scioperare> così il segretario del sindacato della polizia locale Diccap Sulpl commenta la decisione della prefettura di differire lo sciopero previsto per domani. <È ovvio che uno sciopero deve essere indetto quando si ha maggior visibilità!!! – continua Musicò -. Pensavamo che un sabato qualunque, prima del veto imposto dalla legge che reputa importanti i giorni successivi e non il 22, in presenza di una partita di calcio (nemmeno di cartello e alle 15 peraltro) e con una manifestazione di carattere più di tradizione che di reale sfogo o protesta fosse una giornata ideale per dissentire dalla nostra amministrazione circa il trattamento non solo economico che stiamo subendo.  Invece sbagliavamo. La partita Genoa Atalanta è stata considerata una finale del mondiale di calcio e il tradizionale “Confuego” una manifestazione a carattere nazionale con ricadute sull’ordine pubblico e sulla viabilità. Ma noi non abbiamo solo questo. Abbiamo gli altri compiti d’istituto che assorbono decine e decine di colleghi nelle 24 ore. Posti fissi notturni e giornalieri, non certo creati da noi, che non ci permettono di scioperare ed esternare la nostra protesta, facendo venir meno, al limite del diritto costituzionale di qualsiasi lavoratore, il diritto allo sciopero! Sua Eccellenza il Prefetto ci fa sapere che non siamo come gli altri colleghi del comune e che anche la data scelta non è compatibile con gli interessi cittadini. Ne fisseremo un’altra compatibile… forse… ma gli scioperi da quando non li decidono i lavoratori? Certo il Prefetto può farlo. Può far venir meno il diritto di scioperare ai lavoratori della polizia locale di Genova. Non siamo e non saremo mai d’accordo su tale imposizione ma l’accettiamo e ci adopereremo per i nostri compiti anche il 22 dicembre perché sul nostro vestiario abbiamo la scritta “polizia”, ma nel nostro cuore e nelle nostre teste questa imposizione va a creare un disagio che mal sopportiamo e che non reputiamo giusto e riteniamo che siamo “polizia” e indispensabili anche nei diritti!>.
<Ma la delusione maggiore arriva da chi ha chiesto al Prefetto di assumere questa decisione: l’Amministrazione. L’unica Amministrazione Comunale d’Italia “capitanata” da una Giunta di centro–destra a trazione leghista che rema contro la polizia locale. L’unica Amministrazione che toglie alla polizia locale invece di dare. Peggio ancora di quelle precedenti in cui, almeno i diritti fondamentali, non erano messi in discussione!!!>.
C’è chi dice che il sindacato, che fa riferimento proprio all’area di centrodestra, sia disposto a rivolgersi in alto perché venga ricordato all’Amministrazione Bucci che le promesse elettorali sono cadute nel vuoto e che esiste sul territorio un atteggiamento schizofrenico della compagine politica, con l’assessore regionale Sonia Viale che proprio oggi istituisce la Giornata della polizia locale e il Sindaco che invece mette in atto un atteggiamento da “padrone delle ferriere” 2.0, in versione “american style”. 

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