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Altrove, una stagione ricca di teatro, cinema e musica. Il 22 ottobre arrivano i Diaframma

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Partire ancora una volta dalla Maddalena, nel cuore dei vicoli di Genova, per diventare sempre più un polo di riferimento della cultura in città e non solo: questo il percorso che intraprenderanno le associazioni del Teatro Altrove durante la stagione 2016/2017. Un presidio sociale e di legalità, ma soprattutto un luogo dove poter assistere a eventi culturali e artistici di grande spessore: lo dimostrano i grandi nomi della scena teatrale, musicale e cinematografica che si alterneranno nei prossimi mesi sul palco di piazzetta Cambiaso.
La stagione lancia al pubblico l’invito a “vivere altrove”, ad appropriarsi di uno spazio che ha fatto della familiarità e dell’accoglienza il proprio biglietto da visita. Protagonisti dell’immagine coordinata della stagione saranno le persone comuni, ritratti tra le mura domestiche o in luoghi a loro familiari, a ricordare che l’Altrove è un luogo in cui sentirsi a casa.

Una stagione teatrale molto ricca, curata dalla compagnia Narramondo Teatro: da “Qui città di M”, monologo di Piero Colaprico interpretato dal Premio Ubu Arianna Scommegna e dedicato a Milano e alle sue rapide trasformazioni, a “Confessione” con Michele di Mauro, sfogo di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo della crisi. Maestro di teatro contemporaneo di caratura internazionale, César Brie porta in scena il suo “120 kg di Jazz”, la pluripremiato Compagnia MusellaMazzarelli debutta per la prima volta a Genova con lo spettacolo “Figlidiunbruttodio”, Mattia Fabris racconta la storia di Andre Agassi in “Open”, torna Christian Di Domenico con “Nel mare ci sono i coccodrilli”, storia di un bambino in fuga dall’orrore della guerra.
Spazio anche agli spettacoli targati Narramondo con “La Terza Onda”, una coproduzione con il Teatro Archivolto diretta da Elena Dragonetti con la partecipazione di 17 ragazzi delle scuole superiori, e “A supposed person”, reading dedicato alla figura di Emily Dickinson con Eva Cambiale e Carlo Orlando. Due autorevoli regie per due spettacoli interpretati da Nicola Pannelli: Jacopo Gassman firma la messa in scena di “Confirmation”, riflessione di Chris Thorpe sull’estremismo politico, mentre Valerio Binasco rilegge Agota Kristof in “”John & Joe, duetto comico e poetico in cui Pannelli è accompagnato da Sergio Romano. Una menzione a parte merita “Interno Giorno”, una nuova produzione Altrove che rappresenta la naturale prosecuzione del progetto di drammaturgia popolare intrapreso lo scorso luglio con lo spettacolo itinerante “Altrove Out – Sguardi alle finestre”.
Anche quest’anno tante le partnership: da quella consolidata con Andersen, la rivista e il premio dei libri per ragazzi, a quella con il Circumnavigando Festival che porta in scena “Finding No Man’s Land”. In collaborazione con il Teatro Cargo, inaugurerà la stagione teatrale “Scintille”, il monologo che racconta la triste storia delle operaie morte in fabbrica nel 1911 a New York; con l’aiuto di Arci Belleville, invece, andrà in scena “Giovanni e Nori,” la storia dei partigiani Visone e Sandra raccontata dalla voce di Daniele Biacchessi con il commento musicale dei Gang.
Ad aprile un focus fuori stagione dedicato a Svetlana Aleksievič, premio Nobel per la Letteratura nel 2015, vedrà Elena Arvigo portare in scena “I monologhi dell’Atomica”, riflessione su due eventi simbolo della distruzione nucleare come Hiroshima e Chernobyl; Eva Cambiale e Carlo Orlando presentano invece l’anteprima di “Ragazzi di zinco”, messa in scena dell’omonimo libro della scrittrice bielorussa che dava voce al dramma dei reduci della guerra in Afghanistan.
Torna anche la Stagione Ragazzi che propone prosa, racconti epici, illustrazione dal vivo e spettacoli-creazioni per i piccoli spettatori, come le “Favole al telefono” di Rodari, le acrobatiche danze di “B+237” e gli spettacoli del Teatro del Piccione (“A pancia in su”, ed “Escargot”, nuova produzione 2017).

Le rassegne in pellicola e le finestre sul cinema contemporaneo saranno anche stavolta gli ingredienti della stagione cinematografica a cura dell’associazione Laboratorio Probabile Bellamy: si parte il 15 ottobre con una serata di finanziamento della stagione, che metterà in palio premi e gadget a tema cinema e proporrà due rarità in 35 mm. Lunedì 17 inizia invece “Intolerance: Cold War”, retrospettiva dedicata al confronto tra la cinematografia statunitense e quella sovietica durante gli anni della Guerra Fredda: film come “Viale del Tramonto” e “Ballata di un soldato”, registi come Welles e Tarkovskij faranno rivivere al cinema l’eterno scontro tra americano e russi.
Visto il grande successo di Anémic Cinéma, torna l’esperimento del cinema sonorizzato dal vivo con un nuovo appuntamento prenatalizio il 16 dicembre. E poi ancora documentari che raramente trovano distribuzione nei circuiti delle sale commerciali, accanto a serate dedicate ai filmmaker indipendenti e workshop didattici riservati a studenti e addetti del settore.

Ritornano i giovedì a cura di DisorderDrama con un grande nome, il 22 ottobre, come quello di Federico Fiumani dei Diaframma. Anche quest’anno appuntamento con Improland, session di jazz e improvvisazione a cura del collettivo HIC, e con i programmi di Radio Gazzarra, la web radio che trasmette dal foyer del teatro. A novembre andranno in scena i workshop e le performances di Art Test Fest, il festival d’arte contemporanea che unisce artisti e produttori di nuove tecnologie.
Il circolo Arci Belleville proporrà ancora una volta il folk e la musica dei cantautori italiani contemporanei, senza rinunciare alle domeniche dedicate al ballo, alla musica occitana e alla danza delle quattro province. Si rinnova la collaborazione con Libera e con il progetto MafiaNonÈ, che contrasta l’infiltrazione della criminalità organizzata nel quartiere e nella città grazie a iniziative di sensibilizzazione rivolte a cittadini ed esercizi commerciali.

Infine il Bistrot del Teatro, dove è possibile cenare a prezzi accessibili e con prodotti biologici o a chilometro zero. Previsti appuntamenti e degustazioni con produttori locali che lavorano nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

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