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“L’inedito di De André”, un giallo di famiglia oggi a “viadelcampo29rosso”

daniele grillo - valentini
Si chiama “L’inedito di De André” ed è la nuova avventura del commissario Elio Marcenaro, personaggio nato durante le gite familiari di Daniele e Valeria e delle loro bimbe. Lui, Daniele Grillo, giornalista del Secolo XIX, lei Valeria Valentini, una laurea in chimica, dipendente della Asl 3. Poi le piccine e le vacanze in Trentino, in macchina con, finalmente, un po’ di tempo da passare insieme, dopo un anno fatto di lavoro, orari da rispettare, corse, “staffette” ad andare a prendere o portare le bambine. È lì, sulle autostrade per la montagna, che ha visto la luce Elio Marcenaro che è alla sua terza avventura dopo “L’isola delle Chiatte” e “Il dolore del fango”. “L’inedito di De André” è piaciuto moltissimo e non solo ai genovesi, tanto che in pochi mesi è arrivato alla terza ristampa.

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Oggi pomeriggio, alle 17, nell’ambito degli appuntamenti dedicati al ventennale di “Anime Salve”, sarà presentato al museo dei cantautori liberi, in “viadelcampo29rosso” diventa ancora una volta sede di un appuntamento culturale della città con la presentazione del volume:“L’ Inedito di De André’”. La nuova indagine del commissario Elia Marcenaro è un romanzo giallo pubblicato da Frilli Editori e ruota, come anticipa il titolo, intorno a un misterioso inedito di Faber. Sarà ospite il Alberto Napo Napolitano, l’ormai conosciutissimo cantautore interprete straordinario delle canzoni di Fabrizio De André. L’ingresso alla presentazione e al museo sono gratuiti.
<Dopo la fase di ideazione, che avviene in viaggio, mentre le bimbe dormono e riusciamo a mettere insieme le idee – dice Daniele – parte la fase della ricerca bibliografica e della scrittura. Il primo giallo, in realtà, lo abbiamo scritto che eravamo ancora fidanzati. Era il 2012. Non sono un nerista (si chiamano così i cronisti che si occupano di cronaca nera n. d. r.) e i colleghi Andrea Casazza e Max Mauceri mi hanno aiutato a correggere il testo, badando che non ci fossero strafalcioni “tecnici”. Il libro è piaciuto ai Frilli che lo hanno pubblicato>. Ed è stato subito un successo.
Alla fine, racconta il commissario Marcenaro è diventato uno di famiglia, raccontano Daniele e Valentina. <I personaggi sono stati “adottati” e fanno ormai parte di noi – raccontano gli autori -. Due hanno i nomi delle nostre figlie: la collaboratrice principale del commissario si chiama Beatrice mentre Eleonora Giulia debutta proprio ne “L’inedito di De André”.
Com’è nato questo libro? Dalle note di una canzone di Faber “passata” alla radio durante uno di  quei viaggi di famiglia, “Via del Campo” e dalla frase “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, spiegano Daniele e Valentina. <Ci siamo detti: “Perché non cercare gli enigmi che si nascondono nei testi di De André – racconta Valentina -. Sono così partite le ricerche bibliografiche sul “Generale di vent’anni” della canzone “Fiume Sand Creek”>. Il resto, siccome di un giallo si tratta e non bisogna spiegare più di tanto per non rovinare la suspence, ve lo lasciamo scoprire leggendo il libro, nato <Per cercare di raccontare storie> prosegue Daniele, che dice anche delle emozioni di uno scrittore quando ha un riscontro dai suoi lettori. <È diverso da quando scrivi un articolo – dice -. Un libro, se ti rimane dentro, è un cosa diversa>. Alla fine, fa parte di te. Daniele racconta delle serate passate a scrivere con Valentina, mentre le bimbe dormono, unico momenti di pace insieme tra lavoro e incombenze familiari, del tempo passato in vacanza in una casa in affitto dove non c’è la tv, in un posto dove la sera non ci sono grossi svaghi e scrivere assieme è un gioco emozionante e affascinante. Proprio come “L’Inedito di De André”.

 

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