Ambiente Cronaca 

Rogo di Apparizione, a provocarlo è stato un operaio con le scintille di un flessibile

È stato l’operaio di una ditta che stava lavorando in appalto per Enel, M.M. di anni 50 residente in provincia di Genova, a causare il pauroso incendio del monte Liberale (Apparizione) il 7 settembre scorso. Non lo ha fatto intenzionalmente, ma per negligenza, utilizzando senza tener conto delle condizioni in cui operava una smerigliatrice angolare (meglio nota come flessibile) effettuando una serie di lavorazioni per lo smontaggio di vecchie apparecchiature presenti su di un palo della linea. L’uso dello strumento ha causato  l’espulsione di una serie di frammenti metallici incandescenti che, finendo sulla sottostante vegetazione, hanno dato inizio all’evento incendiario. Le condizioni climatiche della giornata e la presenza di una persistente vento, hanno fatto progredire le fiamme velocemente sino a causare il vasto incendio. Il responsabile è stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato all’autorità giudiziaria per il reato di incendio boschivo colposo, art. 423 bis c.2 del C.P. Il rogo ha interessato oltre 40 ha di terreni boschivi e non. Per le attività di spegnimento, durate fino alla giornata di oggi, sono stati impegnati mezzi aerei del Centro operativo aereo unificato di Roma e della Regione Liguria, oltre al personale a terra del Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile Regionale. L’incendio ha interessato anche una serie di abitazioni e strutture presenti nella zona di via A. Lanfranco, causando una serie di ingenti danni. A seguito dell’evento il personale del Nucleo Investigativo Ambientale e Forestale di Genova e del Comando Stazione Forestale di Genova Prato, ha effettuato una serie di indagini le quali permettevano, di risalire alle cause e al responsabile dell’evento. L’incendio è di natura colposa, derivante, appunto, da un cantiere di lavorazione di una ditta in appalto per l’Enel presso una linea di media tensione proprio presso via A. Lanfranco.  Il Corpo Forestale dello Stato ricordao che ad oggi ancora vige il decreto di “stato di grave pericolosità” per tutta la Regione Liguria e che è tassativamente vietato utilizzare strumentazioni che possano creare pericolo alla vegetazione o che utilizzino fiamme libere. Le sanzioni, oltre le eventuali ripercussioni penali in caso d’incendio, previste dalla L.353/2000 per chi viola il divieto è di € 2.064.

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