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Crolla ascensore a Pegli, donna ferita gravemente. La figlia di 3 anni è fuori pericolo

ascensore vert

L’impianto è  schiantato all’improvviso, facendo crollare la cabina: sull’ascensore obliquo che collega via Rizzo con via Salgari, a Pegli c’erano una giovane donna, Ilaria Porrata, di 24 anni, e la figlia di tre anni. Immediati i soccorsi di alcuni persone che, alle 12,15 di oggi, si trovavano a passare di lì. Hanno chiamato le forze di polizia e il 118 mentre estraevano la piccina, che ora si trova al Gaslini sotto osservazione e non avrebbe riportato gravi ferite grazie al fatto che era stretta al passeggino su cui era trasportata dalla mamma con le cinghie in dotazione (nella foto sopra, si vede il passeggino che ha salvato la piccola da lesioni). Ben peggiori le condizioni della donna, ora ricoverata al San Martino in codice rosso. Nella caduta ha riportato diverse fratture (per questo è stata operata d’urgenza) e i medici del pronto soccorso del nosocomio hanno individuato anche una lesione a un polmone. In serata è anche stata operata alla milza. Per estrarla dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti sia il 118 sia la polizia municipale.
Ora il luogo è transennato e l’impianto è sequestrato. Sul caso, con i vigili del fuoco, indagano i carabinieri che dovranno stabilire le cause del guasto che hanno determinato l’incidente e le eventuali responsabilità.
Mezz’ora prima un’altra donna aveva cercato di prendere l’ascensore che, però, non partiva. Per questo è stata chiamata l’assistenza. Nessuno, però, ha spento e chiuso l’impianto, probabilmente perché solo l’assistenza (che non era ancora arrivata) o il responsabile dell’ascensore possono farlo. Mezz’ora dopo è arrivata la ventitreenne con la bimba. Insieme sono entrate nella cabina che, dopo essere salita per 30 metri, ha cominciato a scendere “in velocità” sotto gli occhi dei testimoni. Poi, lo schianto a terra.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, tutto sarebbe stato determinato da un cavo che si sarebbe spezzato. L’ascensore è stato costruito contemporaneamente al quartiere, sulle alture di Pegli, è gestito da un consorzio ed è in uso agli abitanti della zona. La magistratura ha aperto un’inchiesta per stabilire le reali condizioni di manutenzione dell’impianto e per determinare se esistano responsabilità in merito al mancato blocco dell’impianto quando, mezz’ora prima dell’incidente, ne è stato segnalato il malfunzionamento.

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