Cronaca 

Aggredisce e rapina la moglie incinta. Arrestato dalla polizia

donna incintaLe volanti della Polizia di Stato hanno arrestato ieri alle 22 un 29enne tunisino, tossicodipendentecon precedenti di Polizia, responsabile dei reati di rapina e lesioni aggravate ai danni della moglie incinta.

La donna, cittadina ecuadoriana di 23 anni, si è recata la sera del 1° Maggio in cerca del marito nel centro storico, trovandolo in Salita di San Giovanni all’interno di un seminterrato, in completo abbandono e degrado, dove abitualmente si reca per consumare sostanze stupefacenti. La discussione tra i due a causa del completo disinteresse dell’uomo nei confronti della gravidanza della moglie, con cui peraltro non convive, è presto degenerata in un diverbio, al culmine del quale l’uomo ha assalito la donna, sottraendole il portafogli contenente la somma di 150 euro. Alla richiesta di restituire il maltolto, ha reagito schiaffeggiando la malcapitata e spintonandola a terra. Non contento di ciò, ha afferrato da terra un oggetto con cui le ha sferrato un forte colpo all’addome, provocandole un dolore lancinante e causandole delle perdite.

Dopo averla schernita, si è allontanato indifferente alle sofferenze della poverina, che ha continuato a seguire il marito chiedendo la restituzione del denaro sottratto. L’uomo, dopo averle dato 10 euro per liberarsene, ha acquistato dello stupefacente da un pusher, per poi tornare nel seminterrato credendo di non essere più seguito. A quel punto la donna, che aveva solo finto di allontanarsi continuando invece ad osservare gli spostamenti del marito, ha richiesto l’intervento delle volanti.

Gli agenti hanno rintracciato il 29enne, peraltro già noto per i suoi precedenti, nei locali indicati, trovandolo in possesso della somma di 65 euro, posta sotto sequestro. Condotto in Questura per gli atti di rito, è stato associato nel carcere di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La vittima è stata accompagnata presso il pronto soccorso dell’ospedale Galliera per le cure del caso ed è tuttora ricoverata per la minaccia d’aborto.

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