Agricoltura città metropolitana 

Guerra del latte, la Città Metropolitana punta a creare un canale di vendita straordinario per salvare i produttori

Guerra del latte, <Nell’immediato, la Città Metropolitana d’intesa con il Comune di Genova, insieme ai Comuni, ai Municipi e alle associazioni di categoria, cercherà di individuare forme straordinarie di commercializzazione del latte da parte dei produttori. Sarebbe economicamente e moralmente inaccettabile lo spreco di latte invenduto> recita così una nota della città metropolitana. Antonio Bruno della Federazione della sinistra, lo aveva chiesto due giorni fa proponendosi di scrivere al Sindaco/Presidente della città metropolitana. La risposta è arrivata prima del previsto.

bidone latte

<La decisione di Parmalat, di proprietà della multinazionale Lactalis, di non approvvigionarsi più dagli allevatori del nostro entroterra, colpisce duramente un settore importante dell’economia metropolitana. L’agricoltura e l’allevamento costituiscono un presidio fondamentale nel nostro territorio, essenziale per garantirne la vita, lo sviluppo e la sicurezza ambientale – si legge nella nota della Città Metropolitana. L’azienda, anche contraddicendo rassicurazioni del passato, ignora le conseguenze sociali ed economiche delle proprie scelte sul nostro territorio. Le istituzioni sono chiamate a fare quanto possibile perché questa decisione sia riconsiderata. La strada principale per difendere i nostri allevatori, la nostra agricoltura e i prodotti pregiati della nostra terra non può che essere quella di valorizzarne la tipicità, la qualità e l’origine, promuovendo filiere corte dal produttore al consumatore. La Città metropolitana intende muoversi in questa direzione e si augura di poter agire in sintonia con la Regione e i Comuni dell’area metropolitana>.

<Di fronte alla decisione di Lactalis Parmalat di non rinnovare più il contratto alla Cooperativa Valpolcevera a cui conferivano il latte oltre 60 aziende agricole – commentamo David Ermini, Commissario Pd Liguria e Alessandro Terrile, Segretario Pd Genova -, tutti gli Amministratori del Genovesato del Partito Democratico sono impegnati a difendere le attività produttive del territorio. Il mancato accordo sulla raccolta del latte colpisce duramente le aziende della Valli Stura Orba e Leira, prime produttrici di latte a livello provinciale e seconde a livello regionale, della Valpolcevera, della Valle Scrivia e della Val d’Aveto e comporta un grave pregiudizio sia per i produttori che per i consumatori, che rischiano concretamente di non poter più fruire di un prodotto di qualità proveniente dalle nostre Valli. Il Partito Democratico si attiverà in ogni sede a difesa delle aziende produttrici locali affinché vengano tutelati la genuinità del prodotto, la sua rigorosa tracciabilità e la seria professionalità degli Allevatori liguri, fattori di indiscusso valore che la produzione di latte proveniente da alcuni Paesi europei ed extraeuropei non garantisce.

<Cosa fanno Renzi e Toti: dormono? Se Governo e Regione non insorgono il latte Parmalat e il latte Oro non saranno più liguri ma nemmeno italiani, anzi, nemmeno europei…: si parla di provenienze assurde per distanza, come l’Europa dell’Est e la Cina – dicono Alice Salvatore e Marco De Ferrari, portavoce Movimento 5 Stelle in Regione Liguria -. La Regione intervenga immediatamente! con atti politici forti e decisi, senza le solite inutili dichiarazioni di facciata a mezzo stampa tipiche dell’attuale Presidente di Regione. Il MoVimento 5 Stelle prevede già nel programma per la Liguria che le scuole e gli ospedali locali siano riforniti di preferenza con prodotti alimentari liguri>.

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