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Teatro dell’Archivolto, Paolo Nani ospite per tutta la settimana con due spettacoli

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Questa settimana il Teatro dell’Archivolto di Sampierdarena ospita Paolo Nani, protagonista di due diversi spettacoli, l’ormai celebre “La lettera”, in scena domani alle 21 nella sala Gustavo Modena e il recente “Piccole Catastrofi”, in scena alla Sala mercato venerdì e sabato, sempre alle21. L’attore sarà inoltre protagonista di un incontro / aperitivo a Villa Bombrini giovedì alle 18.30 (ingresso libero). Maestro del teatro fisico, clown straordinario, capace di fare ridere platee in tutto il mondo senza bisogno di parole, il ferrarese Paolo Nani ha iniziato la sua esperienza attoriale con la compagnia italo argentina Teatro Nucleo, prima di seguire, circa venti anni fa, l’Odin Teatret in Danimarca. Qui ha fondato la sua compagnia, il Paolo Nani Teater, e ha portato avanti una ricerca teatrale che si basa sull’utilizzo del corpo, sulle azioni fisiche, su una gestualità curata in ogni più piccolo dettaglio. Nani sul palco è in grado di effettuare camaleontiche e rapidissime trasformazioni, diventando Buster Keaton, Clint Eastwood, Frankenstein, Freud, un acrobata circense…
Non a caso “La lettera” (oltre 800 repliche rappresentate con enorme successo in ogni angolo del globo) si basa sulla ripetizione della stessa microstoria: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui, ripetuto però in quindici diverse varianti: all’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo, etc. Liberamente ispirato al libro di Raymond Queneau “Esercizi di stile” (in cui lo scrittore ripeteva la stessa breve storia in 99 modi diversi), lo spettacolo è nato come studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, portati all’estremo della precisione ed efficacia comica nella costante evoluzione dello spettacolo. Il risultato sono 80 minuti di risate ininterrotte.
Anche il recente “Piccole catastrofi” è un esilarante esempio di meta-teatro. Si parte dal principio che nella vita di tutti i giorni gli imprevisti possono capitare quando meno ce l’aspettiamo mentre nel teatro gli incidenti normalmente sono finti, programmati, premeditati, possiamo riderne a cuor leggero perché tanto è tutto sotto controllo… o forse no? Il protagonista di “Piccole catastrofi” si troverà nella più temuta situazione possibile su un palco: i microfoni impazziscono, i trucchi di scena vanno in fumo, il mixer esplode, tutto cade a pezzi, mentre lui cerca tra esilaranti equilibrismi e comica disperazione di arrivare in fondo alla sua performance, dando vita per contrasto a un pezzo di straordinaria bravura attoriale.

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