piazza delle erbeSicurezza 

Allarme ordine pubblico. Il triangolo della violenza nel baricentro dei presidi di polizia

In due giorni, risse, litigi e intemperanze tra piazza Matteotti e piazza delle Erbe
Bimba di 5 mesi al Gallini dopo violenta lite tra genitori
Abitanti e commercianti stanchi e sfiduciati

piazza delle erbe

Tutto lì, in una manciata di centinaia di metri, tra un commissariato (quello di Matteotti) dove lavorano almeno 60 poliziotti e una stazione dei carabinieri (quella di Campopisano) dove ci sono almeno 20 militari dell’Arma. Intorno ci sono i maggiori punti di richiamo turistico della città: palazzo Ducale, Acquario, Museo di Sant’Agostino. A 20 metri scarsi c’è piazza De Ferrari, col palazzo della Regione. Area più centrale non si potrebbe trovare, ma pare che le forze dei polizia non ce la facciano a difendere né gli abitanti, né la vivibilità, né la vocazione turistica in un momento, questo, in cui l’unica “industria” che sembra tirare in città è proprio quella del turismo.
Pochi gli uomini delle forze di polizia presenti sul territorio, troppo pochi per il centro di una delle città che, secondo la classifica del quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, è tra quelle meno vivibili sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza. Il fatto che stia scappando di mano il luogo più centrale della città la dice lunga su quello che ci aspetta nel futuro se le forze dell’ordine (e soprattutto i loro vertici) non daranno una brusca sterzata. Nessuno si fa più problemi a spacciare, prendersi a botte, molestare i passanti, vomitare ubriaco, orinare per strada o urlare a squarciagola in piena notte.
In sole 24 ore, dalle 22 di giovedì alle 22 di ieri, è successo di tutto.
Alle 22 di giovedì due energumeni cominciano a litigare in piazza delle Erbe. Stanno oltre le catene che delimitano la piazza, perché di solito così succede. Tra la Scuola e le scalette vicino alla pizzeria si scatena la rissa. Uno dei due si spoglia e prende a gattoni l’altro. Dopo una decina di minuti di schermaglie, qualcuno interviene a placare gli animi del più esagitato.
Non passa un’ora che in piazza Matteotti una coppia comincia a litigare. 26 anni lui, 21 lei. Hanno una bimba di 5 mesi nel passeggino che finisce in mezzo alla rissa tra i due. Interviene la polizia, poi anche la polizia municipale. La bimba viene portata al Gaslini dove è tutt’ora piantonata e sarà il tribunale dei minori a decidere del suo futuro.
Ieri sera erano all’incirca le 23 quando un uomo di circa cinquant’anni sceso da salita del Prione ha preso i cassonetti del vetro (pieni, perché lì vicino ci sono molti locali) e li ha scaraventati contro la scuola di piazza delle Erbe urlando che i locali della zona non rispetterebbero “l’ordinanza del vetro”, cioè quella che vieta di vendere alcol e bibite in bottiglia di vetro dopo le 22. I titolari dei bar delle Erbe chiamano la polizia, ma nessuno interviene. Intanto, tra Sant’Agostino e i giardini Luzzati (sopra i giardini) gli spacciatori continuavano a vendere. La stessa cosa accadeva, come sempre, in vico dei Biscotti, quello dove qualche settimana fa due senegalesi hanno ammazzato un algerino sgozzandolo con un coccio di bottiglia. Ora pare che alcuni cinesi abbiano rilevato la pizzeria, che stanno mettendo in ordine per riaprirla e forse le luci accese potranno funzionare come deterrente.
La situazione è al livello di guardia, sia i titolari dei locali sia gli abitanti sono esasperati. Una donna che risiede in via San Donato, in un portone senza cancello, racconta che nel cortile ogni sera si assembrano gruppi di ubriachi. I market gestiti da bengalesi continuano a vendere alcol a fiumi; i ragazzi arrivano sempre più di frequente con, in mano sacchetti pieni di di alcolici da consumare a De Ferrari, sulla scalinata delle Erbe e per strada e fare poi chiasso fino alle 6 del mattino. La vivibilità è fortemente compromessa e la gente della zona lo denuncia da tempo, ma nessuno interviene.

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