Lavoro 

Ilva, voto unanime in Regione

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Si è concluso con un ordine del giorno presentato dalla minoranza (Pd, Movimento 5 Stelle e Rete a sinistra) e votato all’unanimità, il Consiglio regionale straordinario convocato questa mattina sul caso Ilva. In aula, sin dall’apertura dei lavori, c’erano circa duecento lavoratori dello stabilimento di Cornigliano. Prima del dibattito consiliare, i rappresentati sindacali sono intervenuti, spiegando le ragioni della protesta e delle preoccupazioni dei dipendenti dell’Ilva. “L’accordo di programma firmato nel 2005 – ha detto Bruno Manganaro della Fiom – va rispettato: per modificarlo occorre che tutti i soggetti che l’hanno firmato dieci anni fa si mettano attorno a un tavolo. Servono garanzie di reddito e certezza dell’occupazione per i lavoratori”. Franco Grondona, storico leader del sindaco dei metalmeccanici genovesi, che firmò proprio quel patto sulla chiusura dell’altoforno, ha ricordato ai consiglieri regionali le tappe che hanno portato a quel risultato. “Fu un atto pubblico e giuridico – ha chiarito – che vincola non solo moralmente la politica”. Nell’ordine del giorno oltre a chiedere al governo di garantire la copertura dei contratti di solidarietà e di rispettare l’accordo di programma, si impegna anche la Regione a “ricercare ulteriori fondi per integrare il reddito dei lavoratori”, passando dal 70% dei cds almeno all’80% del reddito. Inoltre, il documento delle opposizioni, approvato in Consiglio chiede la piena operatività degli impianti di zincatura appena realizzati. “E’ grave – ha detto la capogruppo del Pd Raffaella Paita – che la maggioranza si sia presentata senza un ordine del giorno. Per fortuna c’era il nostro”. Il governatore Giovanni Toti ha cercato di tranquillizzare i lavoratori – che temono anche l’ingresso di un privato in Ilva – sottolineando che “l’accordo di programma non si tocca ed è da lì – chiarisce il presidente della giunta ligure – che bisogna ripartire. Certo – ha concluso Toti rivolgendosi agli operai presenti in Consiglio – che in questi dieci anni la politica ha avuto delle responsabilità. Dovete restare al nostro fianco, la mia controparte è il governo”.

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