Politica 

Pd, tutti contro tutti in Comune e in assemblea alla Sala Chiamata

Approvato in assemblea il documento del segretario Terrile

di Monica Di Carlo

I “Duecento” della fronda Pd, all’assemblea del partito che è in corso alla Sala Chiamata, hanno presentato un nuovo documento che si è concretizzato in un ordine del giorno. È il terzo dopo quello reso pubblico alla vigila delle elezioni regionali, quando hanno hanno richiamato al <voto secondo coscienza> (una “coscienza” Pd, ma più a sinistra di Lella Paita). Poi, durante la festa dell’Unità, hanno chiesto che si aprisse una discussione sul risultato elettorale.  Nei “Duecento” ci sono Ubaldo Benvenuti, Erminia Federico, Michele Casissa, Leonardo Cassinese e Claudio Montaldo, figure storiche della sinistra di questa città. Nel documento, i “Duecento” chiedono di discutere di temi legati alla legge di stabilità, come la Tasi e l’aumento del tetto per i pagamenti in contanti. Il segretario provinciale Alessandro Terrile ha stoppato la discussione sostenendo che si tratta di un tema che va affrontato con il commissario straordinario David Ermini e con i parlamentari liguri. La necessità di discutere il testo è stata sostenuta, tra gli altri, da Erminia Federico e da Ubaldo Benvenuti.
A un certo punto è stata chiesta, da parte dei delegati vicini al segretario Terrile, anche la verifica del numero legale. Pare che fosse presente meno della metà dei 300 delegati aventi diritto. Il documento non è stato messo ai voti ed è stata rinviato alla discussione nei circoli.
La conflittualità all’interno del partito è molto forte. Oggi pomeriggio, a margine del consiglio comunale, c’è stato uno scontro tra la consigliera renziana Cristina Lodi e il capogruppo Simone Farello.<Volevo presentare degli emendamenti (alla proposta di delibera del M5S sull’accorpamento tra Genova Parcheggi e Amt n. d. r.) tra che andavano a rilanciare la delibera in senso politico rispetto al concetto generale riprendendo il lavoro fatto dal Pd con la maggioranza sulla normativa nazionale – ha detto Lodi -. Oltre al fatto che mi è stato impedito di presentarli perché mi hanno detto che non andavano bene, perché comunque alla delibera si doveva votare no. Doveva presentare un Odg Farello, ma poi non l’ha presentato. Ho tentato di discutere sui contenuti per portare avanti il lavoro fatto dalla maggioranza, Terrile mi ha detto che chi avrebbe votato a favore della delibera comunque, lui l’avrebbe portato in commissione di garanzia>. Lodi fa sapere che sta valutando lei di portare la questione davanti alla commissione.
Simone Farello ha commentato: <Sono barzellette. Se vogliamo cambiare politica, la politica si cambia rispetto ai cittadini solo in un modo: dicendo quello che si pensa sulla base del merito delle cosedi cui si discute e sostenendo il merito di quelle cose nelle istituzioni. il problema è, come ha fatto il M5S, sarebbe delittuoso se lo facesse il Partito democratico al suo interno, usare argomenti di merito per fare battagie politiche tra i partiti o tra le coalizioni. Se il merito delle cose viene usato per fare dibattito politico, soprattutto interno dei partiti, questo è il modo migliore per allontanare i cittadini dalla politica>.
Altre polemiche in assemblea, stasera. Il paitiano Simone Regazzoni ha scagliato strali sia contro i “Duecento” (<Altro che 200, sono venti>, ha detto), sia contro quelli che <i giornali chiamano “i nuovi renziani”>.
<Non sono nè un gruppo nè una corrente> ha detto, spiegando che il suo gruppo è parte integrante dei Renziani.
La logica delle fratture sempre più evidenti dentro al partito sembra basarsi, quindi, sullo slogan “io sono più renziano di te”.
È stato, invece, votato e approvato, stasera in assemblea, il documento proposto dal segretario Dem Alessandro Terrile che al primo punto vede un richiamo alla necessità, fino a <metà settembre 2016>, di concentrarsi sulla <valutazione, nel merito e nel metodo, delle misure da intraprendere nrella parte restante de lciclo amministrativo>. Il percorso indicato è questo: <La segreteria provinciale porterà entro la fine del 2015 all’approvazione delal Direzione provinciale concrete proposte sulle principali priorità amministrative che impegnino i consiglieri e la giunta comunale>. Solo dopo, in vista delle amministrative 2017, <il Pd genovese aprirà un percorso programmatico e propedeutico ad un ampio dialogo con la cittadinanza e la società>. La discussione sulle candidature, quindi, si rimanda a dopo il settembre del prossimo anno perchè <eventuali candidature prima di tali tempi sarebbero di ostacolo al sereno e compiuto svolgimento del suddetto percorso e alla preparazione di un’efficiente campagna elettorale>. Approvato anche il nuovo regolamento per l’elezione dei coordinatori e del coordinamento dei municipi.

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