Società 

Gatti “di casa” abbandonati, è emergenza

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La nuova poverà, il rifiuto delle famiglie di occuparsi degli animali dei parenti defunti e le adozioni decise con leggerezza all’origine del fenomeno

Si moltiplicano i gatti abbandonati a Genova. A lanciare l’allarme è l’ Associazione gattofili genovesi. I volontari spiegano che purtroppo i gatti domestici abbandonati fanno spesso una brutta fine. Non sanno procacciarsi il cibo, patiscono il freddo (che sta attivando) e le intemperie, non sanno difendersi dai gatti “di strada”. Non è quindi vero che portare in strada un gatto di casa equivale a rendergli la libertà.
I volontari dell’associazione dicono che solo vicino all’oasi di San Bernardino che gestiscono, insieme a XXX, quest’anno ne sono stati trovati dieci e che gli abbandono registrati nel 2015 sono circa un centinaio. Accanto all’oasi ci sono casette
di legno, lettini e cibo, ma questo non basta ai gatti di casa che non sanno integrarsi ai randagi. I volontari si occupano anche dei randagi e monitorano una situazione in continuo peggioramento. All’origine del fenomeno ci sono le nuove povertà. Famiglie che prima potevano permettersi di mantenere il micio di casa (cibo, sabbia e cure hanno un costo) ora non possono più. Poi ci sono gli animali “liberati” dalle famiglie dei defunti che non vogliono farsi carico degli animali che hanno condiviso la vita con il loro caro scomparso. Infine, ci sono tutti quelli che non hanno meditato bene l’adozione e si trovano alle prese con responsabilità che non avevano immaginato. Per strada vengono messi cuccioli, ma anche gatti anziani. Per entrambe le categorie, la morte è quasi certa. Due gli appelli dell’Associazione gattofili genovesi. Il primo è rivolto ai proprietari dei gatti decisi a disfarsene: <Contattate le associazioni di adozione di gatti prima dell’abbandono, ce ne sono anche sul web, e trovare una famiglia disposta ad accogliere l’animale>. Il secondo appello è rivolto al Comune: l’attività di assistenza ai felini ha un costo anche se svolta in volontariato. Bisogna comperare il cibo, le medicine e tutto quello che serve per il benessere dei gatti. Per questo, servono fondi.

* I tre gattini che vedete nella foto si chiamano Pantagruel, SignoraBovary e Tremotino e sono tutt’altro che abbandonati. Anzi, hanno appena finito di fare merenda.

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