A Fegino famiglie, negozi e aziende agricole senz’acqua da giugno, appello al Comune del M5S
Il vice sindaco Stefano Bernini: «Fornire l’acqua per ridurre il danno è un dovere del responsabile del danno, cioè delle Ferrovie e delle ditte che hanno effettuato i lavori se il Comune prendesse una simile iniziativa, specialmente in assenza di una richiesta ufficiale commetterebbe un illecito».
Così Bernini ha risposto stamane, nel coro di una riunione di commissione consiliare, a Mauro Muscarà e Paolo Putti del M5S, insieme ad altri consiglieri, hanno osservato che sarebbe stato doveroso un intervento del Comune per garantire, anche con autobotti, la fornitura d’acqua ai cittadini.
Presenti i rappresentanti dei cittadini danneggiati che hanno spiegato come, a causa dei lavori di scavo per una galleria del nodo ferroviario di Genova dallo scorso giugno 74 famiglie (180 persone) e varie attività, commerciali e agricole, sono senz’acqua. I danneggiati fanno parte di un consorzio che nel 1929 ottenne la concessione dello sfruttamento della sorgente e costruì un acquedotto privato, che nel tempo è sempre stato adeguato alle normative. La concessione, di durata trentennale, è stata rinnovata per due volte e scadrà nel 2019.
Del problema si parlerà anche lunedì prossimo, in una ulteriore seduta congiunta delle commissioni perché la riunione di questa mattina è stata programmata con urgenza solo ieri sera e non è pertanto stato possibile ottenere la presenza in aula di tutti i soggetti interessati, tra cui Ferrovie e Iren – Mediterranea delle Acque.
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