Movida, i ragazzi prendono a sassate le case. Titolare di un bar: “I genitori dove sono?”
Sono sempre più giovani i ragazzi che partecipano alla movida nella zona est del centro storico. I titolari dei bar chiedono la carta d’identità prima di servire da bere e si rendono contro che gli ultra minorenni dediti all’alcol sono tantissimi. Lo dice Andrea Artioli, titolare del Caffè Cabona di via San Bernardo, che chiede punizioni severe per i ragazzi e per i loro genitori. Anche secondo una donna che abita in vico Amandorla e che nella notte tra sabato e domenica ha visto le sue finestre diventare obiettivo di una sassaiola da parte dei “movidari”: <Tra i ragazzi che girano la sera nella zona – dice – tempo fa ho visto anche una compagan di scuola di mia figlia, che ha 11 anni. La ragazzina ne ha 12>. Maria (il nome è di fantasia, perché la donna teme di essere riconosciuta e oggetto di ritorsioni) spiega che, l’altra sera, dopo che un’abitante dei palazzi vicini aveva gettato acqua sui ragazzi che facevano caciara, alcuni di loro hanno tirato sassi verso le finestre. Due sono finiti in camera della figlia. <In vico Amandorla si nasconono i giovani che fumano o consumano droghe – spiega -. La strada è defilata e qui non temono di venire scoperti>.
Gli abitanti sono molto preoccupati per la nuova deriva della movida. Oltre al cado, ora, sono esposti anche al pericolo del lancio delle pietre.
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