Consiglio regionale: dragaggio e pulizia dei rivi
Prevenzione delle alluvioni: pulizia e dragaggio degli alvei dei fiumi
L’assessore alla Difesa del Suolo e Protezione civile Giacomo Giampedrone ha risposto a interrogazione sottoscritta da Raffaella Paita e Yuri Michelucci (Pd) nella quale si chiedeva alla giunta di avviare le procedure che permettono di finanziare lavori di ripristino e manutenzione degli alvei dei fiumi.
Giampedrone ha spiegato che, secondo le leggi vigenti, l’esecuzione di opere di regimazione idraulica e di manutenzione dei corsi d’acqua comprende anche la rimozione di materiali litoidi dagli alvei. «Essi sono lavori pubblici di interesse regionale a cui, nel rapporto con gli appaltatori, va applicato il criterio della compensazione dell’onere di realizzazione dei lavori con il valore del materiale estratto riutilizzabile previa definizione da parte della Regione dei criteri per tali attività». Giampedrone ha detto che la Giunta deciderà nel più breve tempo possibile, ma comunque nel prossimo mese di settembre, tali criteri. In ogni caso l’asportazione del materiale non potrà essere assimilato ad un’attività di cava, ma avrà la finalità di mitigare il rischio idraulico. Quindi la quantità di sedimenti da rimuovere dovrà essere calibrata per questa finalità. Inoltre non sono previste deroghe ai piani di bacino vigenti o agli indirizzi della Autorità di bacino operanti in Liguria né alle altre normative di riferimento quali quelle relative alla biodiversità e zone protette allo polizia idraulica o alle procedure di Via/Vas. Per quanto riguarda i contributi del fondo di solidarietà dell’Unione europea essi riguardano il ripristino delle infrastrutture e degli impianti energetici, idrici, fognari, trasportistici, sanitari e dell’istruzione. Il costo stimato è di 19 milioni e 803 mila euro. La ripulitura delle zone danneggiate con approcci ecocompatibili al fine di evitare l’erosione del suolo avrà un costo di 2 milioni e mezzo di euro. Per quanto riguarda le infrastrutture, si è deciso di recuperare dalle somme urgenze circa 20 milioni al fine di proseguire gli interventi pianificati come di emergenza.
Giampedrone ha spiegato che verifiche e controlli saranno affidati alla Filse e per la zona Toscana a Sviluppo Toscana.
Nella replica la capogruppo Pd Raffaella Paita Paita ha detto che le risorse destinate per gli interventi sono largamente insufficienti rispetto al danno che si era verificato durante l’alluvione e ha sottolineato che è necessario trovare un criterio di ripartizione dei fondi condiviso con le amministrazioni locali. Inoltre ha ribadito che serve una tempistica precisa. «Dalla risposta dell’assessore non ho capito – ha detto – come la giunta interverrà. Nelle settimane scorse ho sentito parlare di maggiore facilità nel realizzare i dragaggi. Vedo che tali affermazioni sono state ridimensionate da un esame delle norme: in pratica si può pagare il dragaggio attraverso la compensazione e si può dragare per garantire la navigazione o per tutelare l’assetto idrogeologico. Sarà quindi necessario ridimensionare alcune fughe in avanti e dire ai cittadini quello che davvero si può concretamente fare».
In ogni caso – secondo Paita e Michelucci – il sistema della compensazione per i lavori di ripristino e manutenzione degli alvei dei fiumi, può rappresentare uno strumento importante per accrescere le risorse destinate alla rimozione dei materiali altrimenti pericolosi per il rischio di esondazione, ma è necessario che la Giunta vari al più presto i criteri per la compensazione.
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