Edililizia in crisi, le richieste dei sindacati
Sabato manifestazione a Roma
ECCO LE RICHIESTE DEL SINDACATO AL GOVERNO CENTRALE E LOCALE:
- RIDUZIONE ETA’ PENSIONABILE PER LAVORI GRAVOSI Per consentire uscite flessibili senza penalizzazione
- RAFFORZAMENTO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO – LOTTA AL LAVORO NERO E PRECARIO Oltre al Governo centrale, ancora una volta ci rivolgiamo al Comune e alla Regione affinché gli impegni assunti rispettivamente il 30 settembre 2014 (dal Consiglio Comunale) e il 24 marzo 2015 (dal Consiglio Regionale) si traducano in occupazione legale e trasparente, nel rispetto dei ccnl, abbattendo il numero delle partite IVA e quindi dei falsi artigiani, favorendo manodopera locale.
- RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI Per mettere in sicurezza il territorio ligure dal punto di vista idrogeologico, per recuperare il patrimonio edilizio pubblico e privato con interventi a tutela dell’ambiente (vedi progetti di quartiere/edilizia sotenibile: anche questi impegni già assunti da Comune e Regione ad oggi solo sulla carta).
ALCUNI DATI DALLE CASSE EDILI DEL TERRITORIO LIGURE:
DAL 2008 AL 2014 OPERAI IMPRESE
GENOVA – 29% – 23%
LA SPEZIA – 19% – 23%
SAVONA – 45% – 45%
IMPERIA – 50% – 45%
LA LIGURIA HA PERSO IN TERMINE DI ADDETTI IL 36% DEL COMPARTO ED IL 34% DELLE IMPRESE
Nel 1° semestre 2015 rispetto al 1° semestre 2014 si denota un leggero recupero su ore lavorate e massa salari per Imperia e Savona: perdita contenuta tra il 4/5% su ore lavorate denunciate e 3/4% su massa salari.
Leggera ripresa su Genova rispetto 2014: circa +4% su ore lav. e 7% su massa salari
In caduta il territorio spezzino che registra – 12% su ore lavorate e – 7% su massa salari.
Fenomeno rilevante: l’emorragia non si è ancora arrestata e la ripresa è in mano sostanzialmente al lavoro grigio e nero
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