Raccolta firme per salvare il Teatro della Gioventù

“Il TKC Teatro della Gioventù non deve chiudere!” questo lo slogan della raccolta firme dell’impresa che gestisce la struttura.
Questa la petizione su internet

Salviamo il Teatro dalla cattiva politica e dalla perversa burocrazia.

IL PROGETTO

Fin dai nostri primi passi nel territorio genovese, nel 2012, quando abbiamo fatto del Teatro della Gioventù la nostra casa, abbiamo capito che avremmo rappresentato una grossa novità nel panorama teatrale cittadino: interessante per alcuni, “fastidiosa” per molti.

In tre anni e qualche mese la The Kitchen Company ha prodotto e messo in scena 24 spettacoli, li ha replicati 1150 volte (con una media di 48 repliche a spettacolo, a fronte di una media cittadina di 2 repliche a spettacolo), ha totalizzato 180.000 presenze (con una media di 7.500 presenze a spettacolo, a fronte di una media cittadina di 600 presenze a spettacolo). In tutto hanno lavorato a questo progetto 132 under 30, totalizzando 32.000 giornate lavorative (in un contesto nazionale di altissima disoccupazione, che purtroppo ancora ci riguarda).

Da 4 mesi la società che si occupava di produrre gli spettacoli, (la Hurlyburly s.r.l.) non è più in grado di sostenere questo impegno in quanto sta portando avanti una difficile battaglia contro il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (MIBACT). Ad oggi il Ministero ci è debitore di circa un milione di euro, per mancata erogazione di ben tre sovvenzioni ministeriali. A questa disastrosa situazione vanno aggiunti i notevoli danni economici causati dall’alluvione dello scorso 9 ottobre, danni ulteriormente aggravati dalla decisione della Regione Liguria (proprietaria del teatro) di ristrutturare completamente tutto il piano inferiore (fortemente alluvionato) in tempi tutt’altro che brevi; ad oggi infatti ancora non sono stati iniziati i lavori di ristrutturazione, e non ci è dato conoscere neanche una ipotetica data di riconsegna dello spazio. Ed è per questo che il 28 gennaio 2015 è nata l’Associazione Ivo Chiesa, un’associazione culturale no profit che rappresenta il punto di ripartenza per un gruppo che non vuole smettere di sperare.

Nonostante la sensazione di sconforto che in un susseguirsi di eventi sfortunati, ingiustizie e fatiche abbatterebbe chiunque, infatti, noi a questo progetto crediamo ancora. Anzi, siamo convinti che sia nostro DIRITTO, ma soprattutto nostro DOVERE continuare a crederci.

È nostro diritto per tutto l’impegno e la voglia di fare che in questi anni abbiamo versato davanti e dietro le quinte del palcoscenico, non limitandoci a far ridere ogni giorno centinaia di persone di qualsiasi età e stato sociale, ma vivendo questa avventura con tutta la passione di chi crede in un sogno con la S maiuscola. Come? Organizzando gli spazi del Teatro della Gioventù come un ambiente sempre aperto e vitale, offrendo per esempio la possibilità di venirci a trovare anche al di fuori degli spettacoli per aperitivi, convegni, concerti e incontri cittadini, senza discriminazioni o “favoritismi”.

Per vincere questa “battaglia” abbiamo bisogno della partecipazione di quante più persone possibili, dove un ruolo determinante avranno naturalmente proprio i nostri politici, ma anche tutti noi uniti.

La petizione si può firmare qui

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