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Rolli Days – Palazzo della Meridiana, l’antenato di strada Nuova “rivestito” da Coppedè

meridiana
(Tutte le foto sono visibili a formato pieno cliccandoci sopra)

Palazzo della Meridiana, più propriamente detto “Palazzo Grimaldi della Meridiana”, fu costruito da Gerolamo Grimaldi Oliva (1493-1557), banchiere genovese oltrechè mercante con interessi in Portogallo e in Spagna (qui ebbe il monopolio della riscossione delle tasse a Granada e a Cordova). In questi Paesi trascorse la giovinezza , rientrando a Genova nel 1516. L’edificio venne costruito in un’area per lungo tempo non urbanizzata, nonostante fosse vicina alla chiesa di S. Siro (prima cattedrale suburbana, VI sec.). L’area, infatti, era poco accessibile e molto scoscesa, trovandosi alle pendici della collina di Castelletto, in gran parte di proprietà dei frati di San Francesco. All’epoca della sua costruzione (1541 – 1545) il Palazzo – come oggi- aveva accesso da Salita San Francesco. Non esistevano ancora nè il tracciato nè i Palazzi di Strada Nuova (oggi via Garibaldi). Con testamento del 1550 Gerolamo Grimaldi lasciò  “in fedeicommisso” il palazzo all’unico figlio maschio, Battista, al quale si deve il completamento della decorazione interna del palazzo (1565-1566) con l’intervento del Bergamasco, di Luca Cambiaso (“Ulisse che saetta i Proci”, “Episodi dell’Odissea”, “Satiro sbeffeggiato da Amore”) , del Perolli e di Lazzaro Calvi. Sotto la committenza di Battista Grimaldi venne affrescata la facciata più alta con “Storie di Ercole” (attribuita ad Aurelio Busso) mentre, fuori e dentro, si sono trovati contributi decorativi di Giò Batta Castello (anni 1556 – 1566).
Palazzo della MeridianaIn quel periodo iniziò anche la lottizzazione della zona, venne tracciata la direttrice di “Strada Nuova” ed iniziarono ad essere costruiti i fastosi edifici che la coronano. Successivamente (1778 – 1786) venne aperta “Strada Nuovissima” (oggi via Cairoli): a collegamento con “Strada Nuova” venne creata la Piazza (oggi Piazza della Meridiana), su un’area che ospitava un tempo i Giardini del Doge Giacomo Brignole. Venne così rinnovata la facciata sud del Palazzo su progetto di Giacomo Brusco (della vecchia facciata resta la documentazione grafica di P.P Rubens che lo inserì nella sua opera “I Palazzi di Genova” , Anversa 1622). La Piazza prese così il nome di “Piazza della Meridiana”. Nell’Ottocento si verificano numerosi passaggi di proprietà, dai Grimaldi di Geraci ai Serra di Cassano, agli Odero, ai De Mari ed infine ai Mongiardino che acquistarono il Palazzo nel 1885. Agli inizi del ’900 il Palazzo venne affittato alla società di Assicurazioni di Evan Mackenzie, che incaricò Gino Coppedè di adeguarlo a sede di uffici. In questa occasione, oltre a nuove costruzioni nell’area del giardino posteriore, si coprì il cortile con un lucernario liberty, si rinnovarono le “grottesche” delle sue voltine e si intervenne pesantemente nella decorazione interna delle sale dove sono gli affreschi di Cambiaso e Calvi. Durante la Guerra 1915-18 Palazzo della Meridiana fu adibito ad Ospedale Militare; nel corso degli anni a seguire il Palazzo è stato affittato al Comune di Genova che lo ha adibito ad edificio pubblico, con conseguenti tramezzature e rifacimenti.
Palazzo della MeridianaL’edificio è stato acquistato nel 2004 dalla società Palazzo Meridiana srl (Gruppo Viziano), che ha finanziato in proprio e curato l’integrale e filologico restauro conservativo. Nell’ottobre 2010 ultimato i lavori di restauro le parti storiche-monumentali sono state riaperte al pubblico in una nuova logica, più moderna, che abbina l’aspetto museale all’utilizzo per eventi e ricevimenti, alla residenzialità (presenza di appartamenti di grande prestigio), al commercio (galleria di negozi). Nel luglio 2006 i 42 Palazzi dei Rolli – di cui fa parte anche Palazzo della Meridiana – e le strade nuove di Genova sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità Unesco.
(Dal sito di Palazzo della Meridiana, dove potete trovare ulteriori interessanti approfondimenti sugli abiti femminili del tempo negli affreschi, sui proprietari del palazzo e sui Rolli)

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