Vademecum per turisti e genovesi risparmiosi

Consigli pratici per i visitatori e per chi vive a Genova ma non la conosce abbastanza e vuole scoprire le meraviglie che custodisce.
Per evitare le file, spendere poco e vedere le cose più belle, arriva il vademecum di Genova Experience, il punto d’accoglienza di via San Lorenzo che collabora col Comune dove i turisti possono trovare informazioni, aquistare biglietti per i musei e le attrazioni, prenotare visite guidate ed acquistare gadget e prodotti enogastronomici tipici.
Strategia anti coda
È inutile mettersi in coda alle 10 del mattino nei ponti e nei fine settimana primaverili per entrare all’Acquario. È sciocco per un turista, lo è ancora di più per un genovese. “Meglio acquistare il biglietto per le 17 – dice la titolare, caterina Ansaldi -. Oltre a evitare di stare in piedi ad attendere il proprio turno, sotto il sole o sotto la pioggia, si godrà dell’ora migliore, non si dovrà fare la fila davanti ad ogni vasca ad attendere il proprio turno per vederla, pressati dagli altri visitatori, e si godrà della bellissima luce che filtra dall’esterno. Ci si potrà sedere tranquillamente sulla terrazza panoramica a prendere un caffè o un aperitivo, godendo al massimo della bellezza del luogo. Per acquistare il biglietto si spende una cifra non certo modesta ed è giusto godersi al meglio l’attrazione”. Per i Genovesi, poi, c’è anche l’opzione di visitare l’Acquario in settimana, evitando il mattino, quando ci sono più gite scolastiche.
Mezzi di trasporto
“Genova si gira a piedi o col bus – continua Ansaldi -. Soprattutto quando arrivano i turisti. Il 1º Maggio avevano saturato i posteggi del Porto Antico già alle 10 del mattino. Ci sono i mezzi pubblici e la metropolitana. Nello scorso week end, appena spuntava un po’ di sole arrivavano i visitatori italiani e stranieri a chiederci come raggiungere Boccadasse: semplice, col bus 42 da piazza De Ferrari o da piazza Dante. Ci vogliono solo pochi minuti. Ai turisti consigliamo di lasciar l’auto in piazza della Vittoria, ai genovesi, dilasciarla a casa”. I turisti (per il ponte del 1º Maggio sono giunti soprattutto da Lombardia, Piemonte e Toscana e dall’estero) arrivano al punto di via San Lorenzo le richieste più disparate e bizzarre. Un turista lombardo, nei giorni scorsi, sostenendo che la macchina fotografica è uno “strumento turistico” pretendeva che la riparassero su due piedi presso il negozio chefa da ufficio informazioni. Poi, chiedono libri su don Gallo in arabo o si fanno dare la ricetta del pesto.
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Ottimizzare e risparmiare
Bisogna tenere conto che, purtroppo, le chiese (anche le più centrali, persino la cattedrale), sono chiuse tra le 12 e le 15,30. Inutile stare davanti al portone ad aspettare, meglio spostare la visita a qualche ora dopo. Il consiglio ai genovesi è quello di approfittare delle aperture gratuite di musei civici e monumenti, ogni domenica. Qui si possono trovare maggior informazioni.
Anche Palazzo Ducale stabilisce giornate che permettono ai genovesi di vedere le mostre senza pagare il costo del biglietto a prezzo pieno. Per scoprire quali sono, consultate il sito http://palazzoducale.genova.it/
La Card Musei di Genova
Costa 12 euro per 24 ore, 16 per 48 (13,50 e 20 con la tessera bus per lo stesso periodo, 40 euro l’annuale, 25 per gli studenti). Permette di visitare 22 musei genovesi comunali, statali e privati. Nella versione musei + bus offre la libera circolazione sulla rete di trasporto urbano. Dà diritto all’ingresso scontato all’Acquario di Genova, Bigo, Città dei Bambini, Palazzo Ducale, Museo Luzzati, Parco Pallavicini di Pegli, Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure, Teatro Carlo Felice, Teatro Stabile di Genova, Teatro dell’Archivolto, Teatro della Tosse, Teatro Cargo.
Visita guidata e focaccia sui gradini
Sono ormai moltissime le visite guidate a tema: c’è quella vegana, quella della “Genova segreta”, quella della “Genova ribelle”. E dopo? “Si va in una trattoria ad assaggiare le specialità genovesi – dice Ansaldi -. Ma qualcuno ha pochi soldi da spendere oppure preferiscono mangiare qualcosa in fretta risparmiare tempo e poi concedersi in serata una cena in pieno relax, va benissimo anche una striscia di focaccia acquistata in uno dei molti forni artigianali del centro. La si può assaporare sui gradini del Ducale e della Cattedrale”. Ormai, l’abitudine è molto diffusa anche tra i genovesi, tanto che qualche volta si fa fatica persino a trovare posto. “Alla sera, poi – aggiunge Ansaldi – ci si può sedere in una delle piazzette del centro storico a bere un aperitivo e a gustare frisceu e pezzetti di torta salata. Ad esempio, in piazza delle Vigne e piazza Lavagna”.
Gita in barca per pochi spiccoli
Una gita in barca per pochi euro? Oltre alla Navebus che collega il Porto Antico a Pegli (per i genovesi, al costo di un biglietto Amt), ci sono i giri turistici del porto di Genova: “Costano 3,20 euro per i residenti (6 per i non residenti n. d. r.) – spiegano a Genova Experience – e consentono di passare in barca un paio d’ore”.
Arrivano i risciò
Sono in corso di autorizzazione e partiranno presto le gite in risciò elettrico che può portare fino a 3 persone (oltre al conducente). Gli itinerari toccheranno “cibi e botteghe storice”, “Arti e architettura” e “Segreti e misteri”.
Si tratta di un tour ecologico e poco faticoso, quindi ideale, ad esempio, per anziani e famiglie con bambini. Il costo sarà di 35 euro per veicolo all’ora. 85 euro sarà il costo del giro di due ore con il pranzo incluso.
Turisti a caccia di gadget
Cosa comperate quando andate in un’altra città? I turisti che vengono a Genova, acquistano per lo più souvenirs utili. Nella classifica dei gadget più venduti c’è, al primo posto, la maglia di “Genova more than this”. Quella che piace di più è quella blu con la scritta bianca (10 euro o 12,50 nella versione più raffinata). Nel ponte del primo maggio, Genova Experience è stato letteralmente assaltato e ne ha vendute in quantità industriale.
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Seguono la borsa della spesa di tela (13,80 euro), le presine (4,80) e la picagetta (strofinaccio da cucina, 8,50 euro) che può anche essere appeso alla parete con la mappa retrà di Genova disegnate da Berio.
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A ruba anche la pasta (trofie, croxetti e trenette, 3,90 euro per mezzo chilo) e il pesto (4,50 la confezione piccola). Piacciono anche i magneti  (3,50) e il mug (15 euro) con i disegni di Luzzati.
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Ci sono poi i magneti “maxi” con le foto di Genova (4 euro) e il gioco per bimbi “Memory” ridisegnato da Gian Marco Crovetto.
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