Confesercenti contro la tassa metropolitana sul turismo

La nuova tassa che Anci vorrebbe introdurre sui biglietti aerei e sulle persone che transitano nel porto di Genova a bordo di navi da crociera e traghetti non piace al responsabile area Turismo di Confesercenti Liguria, Matteo Rezzoagli. “Questa tassa non è positiva per lo sviluppo della città e del territorio dell’area metropolitana – dice Rezzoagli -. Ci sono già altre forme di tassazione che gravitano sul turismo e che pesano sui visitatori italiani ed esteri. Il nuovo balzello è un disincentivo a far conoscere Genova e la Liguria per tutti coloro che arrivano sia in aereo sia a bordo di una nave. Lo contrasteremo. Crediamo che la Città Metropolitana debba riflettere e fare in modo che questa tassa non venga applicata”.

Nei giorni scorsi, anche Mafalda Papa, presidente dell’Associazione degli albergatori Ascom, si era espressa contro la nuova tassa e aveva chiesto ad Anci di ripensare la propria decisione. Secondo la Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo, la nuova tassa avrebbe un contraccolpo pesante; una riduzione dei viaggiatori dello 0,7% (414.000 passeggeri l’anno) con pesanti ripercussioni su tutto il settore del turismo.
Della tassa si sta ancora discutendo e non è ancora chiaro se sarà di 2 o 4 euro. A questa cifra bisogna aggiungere l’importo della tassa municipale, pari a 6,5 euro. Su ogni biglietto graveranno da 8,5 a 10,5 euro per ogni tratta. Andata e ritorno costeranno 21 euro. La situazione inciderà maggiormente sui dei voli low cost che scelgono quei vettori proprio per risparmiare. Ora, sia Ascom sia Confesercentri chiedono che Marco Doria, presidente ligure dell’Anci, prenda subito netta posizione contro la proposta per salvaguardare il turismo e le aziende del territorio in questo grave momento di crisi in cui gli hotel riducono i prezzi (tagliando il proprio margine) per far decollare definitivamente la città come destinazione turistica.

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